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| Pierluigi Collina - Arbitro Internazionale e Designatore Sportivo |
© Elio Leonardo Carchidi - Fotografo Ritrattista
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Da sempre ho sognato di diventare un grande Fotografo di Ritratto, sin da bambino. Sfogliavo avidamente le decine di riviste e giornali che mio padre (in maniera ossessiva) portava a casa e guardavo le foto, sopratutto i ritratti.
Credo di sapere perchè.
Perchè credo che questo mi abbia semplificato la vita facendomi vincere (in parte) la timidezza e la difficoltà a rapportarmi con gli altri.
Non perchè io sia un misantropo o, peggio, perchè non amo intraprendere rapporti sociali e umani, anzi tutt'altro, ma perchè ho superato tardi il mio complesso d'inferiorità legato alle mie origini e ad un ambiente non proprio stimolante da questo punto di vista. Un ambiente che però mi ha dato moltissimo su altri fronti. Tante esperienze uniche, irripetibili che mai avrei potuto vivere in un altro luogo.
La Fotografia di Ritratto è divenuta per me, con il tempo e forse all'inizio inconsapevolmente, lo strumento, il mezzo ma anche l'alibi per poter stringere rapporti con gli altri, per poterli conoscere meglio per poter assorbire da loro, come una spugna, tutto ciò che di positivo vi trovavo.
Magari proiettandomi in questi e attraverso loro riconoscere i miei limiti e i miei pregi.
Magari anche identificandomi sentendomi migliore.
Ognuno dei soggetti che ho fotografato mi ha dato qualcosa, chi di più chi di meno, ma di tutti (o quasi) tengo memoria. Nei confronti di alcuni ho provato simpatia e nei confronti di altri antipatia ma la cosa certa è che ognuno ha cambiato la mia visione del mondo facendomi a volte disilludere ridimensionando falsi miti e false idealizzazioni.
Non so dire se ci sono riuscito a fare il Ritrattista fatto sta che di soddisfazioni ne ho avute da questo mestiere e forse ne ho date e questo basta a farmi dire che fare il Fotografo di Ritratto oggi mi piace ancora.
Credo di sapere perchè.
Perchè credo che questo mi abbia semplificato la vita facendomi vincere (in parte) la timidezza e la difficoltà a rapportarmi con gli altri.
Non perchè io sia un misantropo o, peggio, perchè non amo intraprendere rapporti sociali e umani, anzi tutt'altro, ma perchè ho superato tardi il mio complesso d'inferiorità legato alle mie origini e ad un ambiente non proprio stimolante da questo punto di vista. Un ambiente che però mi ha dato moltissimo su altri fronti. Tante esperienze uniche, irripetibili che mai avrei potuto vivere in un altro luogo.
La Fotografia di Ritratto è divenuta per me, con il tempo e forse all'inizio inconsapevolmente, lo strumento, il mezzo ma anche l'alibi per poter stringere rapporti con gli altri, per poterli conoscere meglio per poter assorbire da loro, come una spugna, tutto ciò che di positivo vi trovavo.
Magari proiettandomi in questi e attraverso loro riconoscere i miei limiti e i miei pregi.
Magari anche identificandomi sentendomi migliore.
Ognuno dei soggetti che ho fotografato mi ha dato qualcosa, chi di più chi di meno, ma di tutti (o quasi) tengo memoria. Nei confronti di alcuni ho provato simpatia e nei confronti di altri antipatia ma la cosa certa è che ognuno ha cambiato la mia visione del mondo facendomi a volte disilludere ridimensionando falsi miti e false idealizzazioni.
Non so dire se ci sono riuscito a fare il Ritrattista fatto sta che di soddisfazioni ne ho avute da questo mestiere e forse ne ho date e questo basta a farmi dire che fare il Fotografo di Ritratto oggi mi piace ancora.
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